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CARATTERISTICHE GENERALI |
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BREVE STORIA DEL COMUNEIl territorio di Canelli in epoca preistorica fu sede di numerosi insediamenti dei Liguri Stazielli. In epoca romana si sviluppò un primo centro di una certa importanza, attorniato da numerosi fondi rustici dove già si coltivava la vite. Dopo una lunga decadenza Canelli rifiorì a partire dall’Alto Medio Evo tanto che già nell’anno 961 viene definita con il nome di “città”. Verso la metà del XI secolo vi si installano i discendenti dei Conti di Acqui che ne assumono signoria e predicato. Ramificati in molte linee parentali, danno vita al Consortile di Canelli, comprendente anche numerosi Comuni del Circondario. Nel 1235 i Signori del Consortile si sottomettono alla Repubblica di Asti e Canelli, ininterrottamente sino ad oggi, seguirà le vicende storiche dell’Astesana. Le potenti famiglie astigiane degli Asinari e degli Scarampi ne terranno il Feudo, questi ultimi elevandolo al titolo di Marchesato. Tra XVI^ e XVII^ secolo, Canelli, avamposto e Baluardo contro il Monferrato fu teatro di innumerevoli episodi bellici. Benché già in passato fosse uno dei centri più popolosi ed importanti dell’Astesana, le sue definitive fortune iniziarono alla fine del XVIII^ secolo, quando si sviluppò l’industria Enologica del Moscato d’Asti e dell’Asti Spumante, ancora oggi una delle principali risorse della Città. |
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PRINCIPALI ATTRATTIVE TURISTICHE |
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ECONOMIACanelli... non solo vino. Chi pensa a Canelli pensa al vino, e giustamente è una tradizione antichissima per le colline canellesi. La storia economica dei colli tra Langa e Monferrato procede da secoli con l’evoluzione del mondo del vino. Canelli, sede di storiche aziende vinicole (Gancia, Luigi Bosca, Riccadonna, Tosti-Giovanni Bosca, Contratto, Coppo, Ramazzotti, ect...), ha vissuto negli ultimi cento anni una importante svolta che ha visto la trasformazione del settore enologico piemontese in una vera e propria industria produttiva. Dall’inizio del 1990 la produzione vinicola si caratterizza sempre più per la crescita di una avanzante tecnologia. L’affermazione progressiva di uno sviluppo tecnico che esige macchinari e attrezzature d’avanguardia apre un nuovo momento importante per Canelli. Oltre a nucleo vinicolo trainante, il sud del Piemonte diventa un centro di sviluppo per la produzione di macchine enologiche. A partire dagli anni 1950 iniziano ad affermarsi i primi grandi nomi delle industrie meccaniche rivolte specialmente all’enologia. Si parte con volumi d’affari modesti, con produzioni rivolte a soddisfare il mercato locale, poi le aziende si sviluppano e l’alta tecnologia conquista i mercati internazionali. Oggi il bacino industriale canellese è diventato un punto di riferimento mondiale non solo del settore enologico ma anche dell'enomeccanica: sono attualmente operative una quarantina di aziende che producono un fatturato complessivo di grande rilievo. Autoclavi, nastri trasportatori, sciacquatrici, riempitrici, sistemi di tappatura e chiusura, capsulatrici, gabbiettatrici, etichettatrici, macchine per l'imballaggio partono da Canelli per arrivare negli stabilimenti enologici di tutta Italia e di molti altri paesi come Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, U.S.A., Russia, Australia, Cina. |
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AGRICOLTURA
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