"... E allora saranno stanze a
cielo aperto, pareti di vigne, finestre di arte e
cultura."
(da Müda -
museo diffuso astigiano)
Il sud Astigiano è sempre stato povero di musei intesi in
senso classico. Anche se oggi a livello internazionale per "museo"
si intendono non solo le istituzioni che acquisiscono, conservano
ed espongono le testimonianze materiali dell'umanità e del
suo ambiente ma anche siti e monumenti, parchi, orti botanici,
centri scientifici e planetari ecc.(dall'estratto dallo Statuto dell'ICOM - International
Council of Museums), il sud Astigiano continuava ad essere
povero di musei anche così intesi. Da alcuni anni le cose
stanno cambiando, qualcosa è maturato e poco alla volta
stà affiorando la consapevolezza di vivere, addirittura, in
un museo, il MUseo Diffuso Astigiano (Müda).
Le tappe di questa "maturazione" si possono così
riassumere:
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Alcuni anno or sono, nel 1997 il Politecnico di Tiorino, Facoltà di Architettura, aveva intrapreso una serie di studi su Canelli i cui risultati furono pubblicati nel 1999 in un volume, a cura dell'Architetto Laura Sasso, dal titolo "Canelli città museo" (celid).
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Nel 2003 a Canelli era nata l'idea di iscrivere le "cattedrali sotterranee" - cantine storiche canellesi - nel patrimonio mondiale dell'umanità tutelato dall'UNESCO, idea poi sfociata nel progetto del dossier di candidatura Unesco dei "Paesaggi viticoli del Sud-Piemonte" ed ora in avanzata fase di realizzazione.
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Nel 2005 nell'ambito del progetto "Motori di sviluppo" della Provincia di Asti DOCUP Ob.2 2000-2006 Misura 3.4, i comuni di Canelli, Nizza Monferrato e Maranzana avevano dato l'avvio al progetto "Parco multimediale per la ricerca documentale connessa alla storia del vino e del gusto". A Canelli, dal giugno 2008, è attivo il "Centro multimediale del Parco" che è composto, tra l'altro, dal "Museo Multimediale del sud Astigiano" (MUSA) e dal "Museo Virtuale della Storia dellEnologia ed Enomeccanica Piemontese (MUVISTEP)".
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Nel 2008 Comunità delle Colline "tra Langa e Monferrato" e la Comunità collinare "Vigne e Vini" hanno presentato il dossier di candidatura per i P.T.I. (Programmi territoriali integrati) 2006-2007. Il Bando regionale si propone di coniugare maggiormente la programmazione socio economica con la pianificazione territoriale al fine di valorizzare le specialità e le identità territoriali per favorire lo sviluppo locale. Il progetto presentato dalle nostre Comunità collinari è denominato: "MUDA" "MU.seo D.iffuso A.stigiano": ARTE, STORIA, PAESAGGIO E CULTURA MATERIALE " ed ha lobiettivo prioritario di: "strutturare" una visibilità logica e sostenibile del sud astigiano, territorio caratterizzato da un paesaggio unico, una filiera enologica innovativa, una forte connotazione culturale". Il Museo Diffuso Astigiano abbatte le pareti del concetto tradizionale di museo per diventare "museo en plein air".
Dolci colline pettinate da filari di vigna a perdita d'occhio; borghi ultracentenari raccolti intorno a castelli turriti; pievi romaniche e chiese barocche; cantine suggestive come "Cattedrali Sotterranee"; prodotti enologici d'eccellenza, come l'Asti e il Barbera; arte della ristorazione ed esclusive strutture ricettive: Tutto questo fa della fascia collinare Sud Astigiana un museo a cielo aperto, un capolavoro dove l'uomo, sulla tela del paesaggio, ha saputo imprimere la sua opera, generazione dopo generazione.
Estratto dallo Statuto dell'ICOM (International Council
of Museums), adottato dalla 16a Assemblea generale dell'ICOM
(L'Aja, Paesi Bassi, (5 settembre 1989) e modificato dalla 18a
Assemblea generale dell'ICOM (Stavanger, Norvegia, 7 luglio 1995) e
dalla 20a Assemblea generale (Barcellona, Spagna, 6 luglio
2001).
Il museo è un'istituzione permanente senza scopo di lucro,
al servizio della società e del suo sviluppo; è
aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le
testimonianze materiali dell'umanità e del suo ambiente: le
acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a
fini di studio, educazione e diletto.
a) Questa definizione di museo deve potersi applicare senza alcuna
limitazione dipendente dalla natura dell'amministrazione
responsabile, da statuti territoriali, dal sistema di funzionamento
o dall'indirizzo delle collezioni dell'istituzione interessata.
b) Oltre ai "musei" definiti tali, rientrano in questa stessa
definizione:
- i siti e i monumenti naturali, archeologici ed etnografici,
nonché i siti e i monumenti storici che abbiano la stessa
natura dei musei in quanto acquisiscono, conservano e comunicano le
testimonianze materiali dell'umanità e del suo ambiente;
- le istituzioni che conservano collezioni e presentano esemplari
viventi di vegetali o animali, quali gli orti botanici e i giardini
zoologici, gli acquari e i vivaria;
- i centri scientifici e i planetari;
- le gallerie d'arte senza scopo di lucro; gli istituti destinati
alla conservazione e le gallerie adibite a esposizioni, che
dipendono da biblioteche e da centri archivistici;
- i parchi naturali;
- le organizzazioni museali nazionali, regionali o locali, le
pubbliche amministrazioni responsabili di musei quali sopra
definiti;
- le istituzioni o le organizzazioni senza scopo di lucro che
conducono attività di ricerca in materia di conservazione
nonché attività di educazione, formazione,
documentazione o altro, collegate ai musei e alla museologia;
- i centri culturali o altre istituzioni che hanno il fine di
contribuire alla salvaguardia, alla continuità e alla
gestione di beni patrimoniali tangibili e intangibili (patrimonio
vivo e attività creativa digitale);
- ogni altra istituzione che il Consiglio esecutivo, su parere
del Comitato consultivo, giudichi possedere talune o tutte le
caratteristiche di un museo, o che offra a musei e a professionisti
museali gli strumenti per condurre ricerche negli ambiti della
museologia, dell'educazione o della formazione.
Canelli città Museo