La delimitazione dei Distretti Industriali di piccola e media
impresa è un'esperienza scientifica esemplare e
relativamente recente di zonizzazione funzionale, di delimitazione
di sottoinsiemi territoriali.
Come si sa la problematica dei distretti industriali ha assunto
un ruolo sempre più rilevante nel dibattito economico
dell'ultimo ventennio. Molte delle nicchie economiche che hanno
formato l'immagine del "made in Italy" in campo internazionale,
dalle calzature all'abbigliamento, dai mobili ai casalinghi, si
basano sul modello del distretto industriale di piccola e media
impresa: un agglomerato produttivo territorialmente definito con
peculiari modalità di relazioni interne ed esterne che
finiscono per costituire specifiche economie locali difficilmente
riproducibili.
Il Distretto di Canelli - Santo Stefano Belbo risponde ai
requisiti tradizionali che connotano i Distretti Industriali (
"presenza di un numero consistente di imprese impegnate in
differenti stadi ed in modi diversi nella produzione di un prodotto
omogeneo", "presenza di una struttura di relazioni che ha generato
sul territorio una base ampia ed integrata di competenze ed un
sistema efficiente di coordinamento"...): qui infatti lo storico
comparto delle bevande, da alcuni anni integratosi con un comparto
meccanico orientato all'agroalimentare (linee complete per
l'imbottigliamento, sugherifici...) ha generato una serie di
competenze diffuse sul territorio.
I sistemi locali aggregati di Canelli e Santo Stefano Belbo
(SLL 1981) compongono un bacino di 13 Comuni che raggiungono, al
2003, una popolazione complessiva di circa 23.000 unità. La
densità imprenditoriale manifatturiera è di 1,5
unità locali ogni 100 abitanti (1,1 è la
densità imprenditoriale manifatturiera regionale e 1,0
quella nazionale), mentre l'indice di industrializzazione è
44,9. Gli addetti totali sono 5.584 di cui 2.510 nell'industria
manifatturiera. Il settore degli alimentari e bevande occupa il
37,4% degli addetti nell'industria manifatturiera e l'indice di
specializzazione è di 4,1. Il 100% dei 938 addetti del
settore alimentare lavora in imprese piccole e medie.