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Informazioni utili : Distretto Industriale  : Il Distretto Industriale - Comune di Canelli

- Denominazione: DISTRETTO INDUSTRIALE CANELLI - SANTO STEFANO BELBO

- Sede del Comitato: CANELLI

- Data di costituzione: 02/02/1998

- Comuni rappresentati:

Comune di CANELLI

Comune di SANTO STEFANO BELBO

Comune di ROCCHETTA BELBO

Comune di COSSANO BELBO

Comune di MOASCA

Comune di SAN MARZANO OLIVETO

Comune di ROCCHETTA PALAFEA

Comune di CALAMANDRANA

Comune di CASSINASCO

Comune di CALOSSO

Comune di CASTIGLIONE TINELLA

Il Distretto si estende su un'area di 57 Kmq. e comprende 11 Comuni, 7 dei quali localizzati in Provincia di Asti, 4 in Provincia di Cuneo, con una popolazione complessiva di circa 22.500 abitanti. Relativamente alla struttura produttiva del distretto operano complessivamente circa 2000 aziende agricole, oltre 600 imprese artigiane e circa 70 aziende a livello industriale (una azienda agricola ogni 10 abitanti e un'impresa ogni 3).

Inoltre, gli addetti nel settore manifatturiero ammontano a circa 5.584 unità, mentre nel settore di specializzazione "alimentare" gli addetti ammontano a circa 2.150 unità; gli addetti nelle PMI ammontano a circa 1.100 unità (dati di fonte regionale).

Le aziende nel distretto percorrono tutta la filiera della produzione enologica, dalla viticoltura, alla trasformazione delle uve, alla costruzione di macchine per l'enologia, ai sugherifici.

Il vino in generale, e nella fattispecie l'Asti spumante, è il prodotto intorno al quale si articolano per buona parte tutte le attività economiche del comprensorio di Canelli - Santo Stefano Belbo. Negli ultimi anni si è andato sempre più sviluppando la produzione di vino rosso di qualità, in particolare il Barbera.

L'area si configura come un distretto fortemente verticalizzato con legami più o meno intensi tra un gruppo molto ristretto di aziende leader, e un vasto numero di imprese agricole, vitivinicole, cantine sociali, produttori di vini aromatizzati e di liquori. Tali relazioni coinvolgono il territorio quasi esclusivamente in ragione della specificità del prodotto principale, l'Asti Spumante, mentre risultano ancora deboli le interrelazioni inerenti la sfera dei servizi, della ricerca o della presenza di professionalità di elevato livello.

Il distretto è caratterizzato da poche aziende di medie dimensioni e molte piccole e piccolissime aziende che in genere non superano i 6-7 addetti. Tuttavia, il processo di meccanizzazione spinto ha consentito alle piccole imprese di operare su quasi tutte le fasi di lavorazione.

Il prodotto dominante attorno al quale si articola per la maggior parte la realtà vitivinicola del distretto è l'Asti Spumante. La produzione non è esclusiva dell'area Canelli-Santo Stefano Belbo, ma comprende un territorio piuttosto vasto ovvero 52 comuni localizzati tra le provincie di Asti, Cuneo ed Alessandria e si estende oltre i limiti geografici della zona interessata dla distretto.

La produzione di Asti Spumante ammonta a circa 800.000 quintali d'uva, da cui si ricavano oltre 80.000.000 di bottiglie, per un fatturato globale che si aggira sui 186.000.000 di euro l'anno. Molto inferiore è la produzione di moscato d'Asti, complessivamente di circa 3.000.000 di bottiglie, per un fatturato medio di 18 miliardi.

Circa il 50% dell'Asti viene prodotto nel distretto di Canelli-Santo Stefano Belbo, mentre il restante 50% è prodotto dalla Martini & Rossi di Pessione e dalla Cinzano di Cinzano d'Alba.

Oltre all'Asti vengono prodotti sia spumanti metodo classico di buona qualità che spumanti dolci a basso costo.

Inoltre, le aziende tendono a diversificare la gamma di produzione dei vini, in questo ambito di particolare rilevanza è la produzione di vini rossi, ed in particolare del Barbera.

Vi è inoltre una produzione di bevande aromatizzate a base di vino e di liquori.

Sempre maggiore rilievo assume la produzione enomeccanica che conta sulla presenza di oltre 100 aziende dislocate nel distretto che occupano più di 1.000 addetti e con un fatturato di oltre 300.000.000 di Euro. L'80% della produzione è destinato al mercato estero, in particolare verso Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Russia, U.S.A., Argentina ed Australia.

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