Descrizione
A chi è rivolto
A tutti gli elettori italiani.
In occasione dei referendum ai cittadini dell'Unione Europea non è consentito esprimere il voto, anche se iscritti nelle liste elettorali aggiunte del Comune di residenza
Descrizione
L'8 e 9 giugno 2025si terranno 5 Referendum abrogativi in materia di lavoro (4 quesiti) e cittadinanza.
Le operazioni di voto inizieranno domenica 8 alle ore 7:00 e termineranno alle ore 23:00, e riprenderanno lunedì 9 alle ore 7:00 e termineranno alle ore 15:00.
Gli elettori potranno votare nei 10 seggi siti presso l’Istituto Scolastico Carlo Gancia in Piazza della Repubblica: 5 seggi (dalla sezione n. 1 alla sezione n. 5) nel primo piano rialzato e 5 seggi (dalla sezione n. 6 alla sezione n. 10) nel secondo piano (verranno pubblicate le sedi dei seggi elettorali con l’indicazione delle vie i cui residenti ed elettori potranno recarvisi a votare).
La diciannovesima tornata referendaria abrogativa nella storia della Repubblica Italiana (tante sono le occasioni per le quali gli elettori sono stati chiamati alle urne dal 1974), avrà luogo per abrogare o mantenere in vigore i testi di legge relativi a:
1 - Contratto di lavoro a tutele crescenti: Abrogazione
- Colore scheda:
- Titolo: Contratto di lavoro a tutele crescenti – disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione
- Descrizione: Abrogazione delle norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamento illegittimo (abrogazione del decreto legislativo n.23/2015). In particolare, si intende cancellare le disposizioni che escludono il reintegro per i lavoratori licenziati in modo illegittimo, nel caso in cui siano stati assunti dopo il marzo 2015 (da quando sono entrate in vigore le norme del governo Renzi, che hanno introdotto il contratto a tutele crescenti).
Testo del quesito: Volete voi l’abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, recante “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” nella sua interezza?
2 - Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale
- Colore scheda:
- Titolo: Piccole imprese-Licenziamenti e relativa indennità: abrogazione parziale
- Descrizione: Si chiede la cancellazione del tetto all'indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese. Obiettivo è innalzare le tutele per chi lavora in aziende con meno di quindici dipendenti, cancellando il limite massimo di sei mensilità all'indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato.
Testo del quesito: Volete voi l’abrogazione dell’articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante “Norme sui licenziamenti individuali”, come sostituito dall’art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: “compreso tra un”, alle parole “ed un massimo di 6” e alle parole “La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro.”?
3 - Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi
- Colore scheda:
- Titolo: Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi
- Descrizione: chiede l'eliminazione di alcune norme sull'utilizzo dei contratti a termine, per limitarne l’utilizzo a causali specifiche e temporanee.
Testo del quesito: Volete voi l’abrogazione dell’articolo 19 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 recante “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”, comma 1, limitatamente alle parole “non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque”, alle parole “in presenza di almeno una delle seguenti condizioni”, alle parole “in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2024, per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti;” e alle parole “b bis)”; comma 1 -bis, limitatamente alle parole “di durata superiore a dodici mesi” e alle parole “dalla data di superamento del termine di dodici mesi”; comma 4, limitatamente alle parole “,in caso di rinnovo,” e alle parole “solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi”; articolo 21, comma 01, limitatamente alle parole “liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente,”?
4 - Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione
- Colore scheda:
- Titolo: Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione
- Descrizione: chiede l'esclusione della responsabilità solidale di committente, appaltante e subappaltante negli infortuni sul lavoro. Si vogliono eliminare le misure che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all'impresa appaltante.
Testo del quesito: Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” come modificato dall’art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106, dall’art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall’art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole “Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.”
5 - Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la concessione della cittadinanza italiana.
- Colore scheda:
- Titolo: Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana
- Descrizione: Il referendum sulla cittadinanza si propone di ridurre il periodo di residenza legale in Italia necessario per ottenere la cittadinanza da 10 a 5 anni. Attualmente, la legge prevede per il cittadino straniero extracomunitario un periodo di residenza di 10 anni; il referendum vorrebbe riportare il limite a 5 anni, come previsto dalla normativa precedente al 1992, allineandosi così alle leggi di altri Paesi dell’Unione Europea, come Francia e Germania. Una volta ottenuta la cittadinanza italiana, questa verrebbe automaticamente trasmessa ai figli minori del cittadino. Il quesito, tecnicamente, punta a modificare l’art. 9 dell’attuale legge sulla cittadinanza, la numero 91 del 1992, che si basa sul cosiddetto «ius sanguinis». Oggi, infatti, acquisisce di diritto la cittadinanza alla nascita solo chi è nato da madre o padre italiano. Lo straniero che nasce, invece, in Italia che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data. Questa proposta mira a cambiare il modo in cui si concepisce la cittadinanza, spostando il focus dal solo criterio della discendenza (ius sanguinis) all’integrazione nel tessuto sociale e scolastico italiano. In pratica, l’idea è che chi cresce e si forma in Italia, anche se non è figlio di genitori italiani, dovrebbe poter acquisire la cittadinanza grazie al suo impegno e alla sua partecipazione alla vita del Paese. È bene ricordare che, ai fini della concessione della cittadinanza, oltre alla residenza ininterrotta in Italia resterebbero invariati gli altri requisiti già stabiliti dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza, quali: la conoscenza della lingua italiana, il possesso di adeguate fonti economiche, l’idoneità professionale, l’ottemperanza agli obblighi tributari, l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica.
Testo del quesito: Volete voi abrogare l'art. 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole "adottato da cittadino italiano" e "successivamente alla adozione"; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: "f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.", della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza"?
Il quorum
Per la validità del referendum abrogativo è obbligatorio che vada a votare la metà più uno degli elettori aventi diritto, in caso contrario le norme per le quali il quorum non viene raggiunto resteranno in vigore.
Chi può votare
Possono votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del Comune e che avranno compiuto il 18° anno di età l'8 giugno 2025.
I cittadini italiani residenti all'estero (AIRE), o coloro che sono all'estero da non meno di 3 mesi possono votare all'estero.
Come si vota
L'elettore deve presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l'ha smarrita può richiederla all'ufficio elettorale del comune di residenza.
Per quanto attiene la modalità di voto, ciascun elettore può:
- apporre un segno sul SI se desidera che la norma sottoposta a Referendum sia abrogata
- apporre un segno sul NO se desidera che la norma sottoposta a Referendum resti in vigore
Come fare
Per esprimere il voto è necessario:
- essere elettori del Comune di cittadinanza italiana;
- essere in possesso della tessera elettorale e di un documento d'identità;
- recarsi a votare nel seggio di appartenenza.
Cosa serve
- essere in possesso della tessera elettorale e di un documento d'identità;
- recarsi a votare nel seggio di appartenenza.
Cosa si ottiene
La possibilità di esprimere il proprio voto per i referendum abrogativi
Casi particolari
- Opzione di voto in Italia per gli elettori residenti all'estero (AIRE)
- Elettori temporaneamente residenti all'estero
- Voto elettori "fuori sede" (cittadini e cittadine temporaneamente domiciliati in un Comune di una provincia diversa da quella del Comune residenza per motivi di cure mediche-lavoro-studio, per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data delle consultazioni)
Scrutatori
Tempi e scadenze
Le operazioni di voto inizieranno domenica 8 giugno alle ore 7:00 e termineranno alle ore 23:00, e riprenderanno lunedì 9 giugno alle ore 7:00 e termineranno alle ore 15:00.
A cura di
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Ultimo aggiornamento: 15 aprile 2025, 16:08