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Prodotti tipici del territorio

Ultimo aggiornamento: 1 dicembre 2022, 10:45

I prodotti tipici di questo straordinario territorio sono molteplici.

La legislazione nazionale e regionale divide i prodotti tipici nel seguente modo:

  • prodotti DOP (Di Origine Protetta), Prodotti IGP (Indicazione Geografica Tipica), Prodotti PAT (Prodotti Agro-alimentari Tipici) - Vini DOC (Denominazione di Origine Controllata), Vini DOCG Denominazione di Origine Contrallata e Garantita)

Definizione di prodotto tipico

I prodotti tipici possono avere le seguenti denominazioni: DOP, IGP, PAT per i prodotti agro-alimentari e DOC e DOCG per i vini.

Sono DOP (denominazione di origine protetta) i prodotti agricoli o alimentari originari di un'area geografica delimitata la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvengono nell'area geografica stessa e le cui qualità o caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente all'ambiente geografico, comprensivo dei fattori naturali ed umani.

Sono IGP (indicazione geografica protetta) i prodotti agricoli o alimentari originari di un'area geografica determinata la cui reputazione, una determinata qualità o un'altra caratteristica possono essere attribuite all'origine geografica e la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono nell'area stessa. Il legame con il territorio è, quindi, presente in almeno in uno degli stadi della produzione, della trasformazione o dell'elaborazione.

Vi sono poi i Prodotti Ago-alimentari Tradizionali (PAT) che in Piemonte sono ben 370 (individuati dalla Regione Piemonte ai sensi del D.Lgs. 30 aprile 1998, n. 173, recante disposizioni in materia di individuazione dei prodotti agroalimentari tradizionali)

La caratteristica di questi prodotti è di non essere innovativi, ma, anzi, di essere realizzati secondo regole consolidate. Questi prodotti sono "espressivi di una genuinità con caratteristiche culturali e geografiche di una determinata area".

La Doc (Denominazione di origine controllata) è un marchio che viene attribuito ai vini prodotti in zone delimitate, di solito di piccole e medie dimensioni, con indicazione del loro nome geografico. Di norma il nome del vitigno segue quello della Doc e la disciplina di produzione è piuttosto rigida. I vini Doc sono immessi al consumo soltanto dopo approfondite analisi chimiche e sensoriali.

La Docg (Denominazione di origine controllata e garantita) è un marchio che viene attribuito ai vini Doc di "particolare pregio qualitativo" e di notorietà nazionale e internazionale. Questi vini vengono sottoposti a controlli più severi, debbono essere commercializzati in recipienti di capacità inferiore a cinque litri e portano un contrassegno dello Stato che dà la garanzia dell'origine, della qualità e che consente di numerare le bottiglie.


Le uve da vino non compaiono tra i prodotti tipici, ma per la nostra città nulla vi è di più tipico dell'Uva "Moscato bianco di Canelli" che merita una trattazione approfondita.

Tra i prodotti tipici individuati dalle varie legislazioni che è possibile acquistare a Canelli e dintorni o che sono proprio prodotti sul territorio canellese abbiamo selezionato i seguenti:


ROBIOLA DI ROCCAVERANO D.O.P.

Questo stupendo formaggio è prodotto nelle vicinanze di Canelli, nel territorio della "Comunità Montana Langa Astigiana - Val Bormida" e della "Comunità Montana Suol dAleramo" in ristrette zone delle province di Asti ed Alessandria e nella parte ad Est delle Langhe.

È un formaggio fresco a pasta bianca e cruda, che esprime autentici piaceri per il palato, realizzato con tre varianti di latte: ovino, vaccino e caprino. Può essere gustato ad una sola settimana dalla produzione, questo pregio determina la presenza di fermenti lattici vivi, sino al momento del consumo. Se stagionata, la Robiola di Roccaverano ha un sapore lievemente piccante, che si abbina perfettamente alla conservazione sott'olio, oppure tuffata in latte di pecora o specifiche salse.


NOCCIOLA PIEMONTE I.G.P. "Nocciola tonda e gentile delle Langhe"

Note storiche

La nocciola è un prodotto agricolo di prestigio che sta acquisendo sempre più importanza nel sud del Piemonte, nel Monferrato e nelle Langhe dove la coltivazione è specializzata ed in continua espansione. Numerose le varietà con caratteristiche botaniche e merceologiche diverse, in Piemonte è esclusivamente coltivata la Tonda gentile delle Langhe, maggiormente richiesta per l'impiego industriale. Agli inizi del '900, fu selezionata questa famosa varietà con pregiate caratteristiche organolettiche.

Il nocciolo, Corylus avellana L., è una antichissima pianta che vive e fruttifica allo stato selvatico in tutta Europa, in particolare sulle colline e sulle pendici dei monti, lungo sentieri e ruscelli. Ha origini nel continente Euro-Asiatico ed è uno dei vegetali più antichi, risale all'Era Terziaria e cresce spontaneamente un po' ovunque, soprattutto nei boschi di Latifoglie, in unione al Castagno ed al Faggio.

È stato utilizzato dall' uomo già alla fine del periodo glaciale, quindi molto prima dell' olivo e della vite. Oggi i maggiori produttori di nocciola sono la Turchia, l' Italia e la Spagna. In Italia le regioni a più alta produzione sono il Lazio, la Campania, il Piemonte e la Sicilia.

Nel 1993 la "Nocciola Tonda e Gentile della Langa" ha ottenuto dalla Cee l' Indicazione Geografica Protetta (IGP) con il nome di: "Nocciola Piemonte".

La nocciola Piemonte venne immediatamente adottata dall'industria dolciaria regionale per le produzioni dei Gianduiotti di Torino e della Supercrema che avrebbe conquistato nel tempo, il mercato internazionale, con l'indimenticabile termine di "Nutella".

La Nocciola Tonda delle Langhe primeggia per le spiccate caratteristiche qualitative: infatti, la "nocciola di qualità" dev'essere sferica, regolare, di colore marrone senza riflessi rossicci; con elevata intensità olfattiva e complesse aromaticità. Gustata, dev'essere friabile, dolce e dalle note amare.

Caratteristiche

La Nocciola del Piemonte o Nocciola Piemonte deve rispondere alle seguenti caratteristiche merceologiche:

  • forma della nocula: sub-sferoidale o parzialmente sub-sferoidale, trilobata;

  • dimensioni non molto uniformi, con calibri prevalenti da 17 a 21 mm;

  • guscio di medio spessore, di color nocciola mediamente intenso, di scarsa lucentezza, con tomentosità diffuse all'apice e striature numerose, ma poco evidenti;

  • seme di forma variabile (sub-sferoidale, tetraedrica e, talvolta, ovoidale);

  • colore più scuro del guscio;

  • per lo più ricoperto da fibre, con superficie corrugata e solcature più o meno evidenti;

  • dimensioni più disformi rispetto alla nocciola in guscio;

  • perisperma di medio spessore, ma di eccellente distaccabilità alla tostatura;

  • tessitura compatta e croccante;

  • sapori ed aromi finissimi e persistenti;

  • resa alla sgusciatura variabile, ma comunque compresa tra il 40% ed il 50%

Valori nutrizionali

TABELLA NUTRIZIONALE per 100 grammi di nocciole (Da tabella di Composizione di Alimenti-Ist.Nazionale Nutrizione)

  • PROTEINE 13,8 g
  • CARBOIDRATI 6,1 g
  • GRASSI 64,1 g
    di cui monoinsaturi 38,6 g
    di cui saturi 4,2 g
  • FIBRE 8,1 g
  • CALCIO 150 mg
  • APPORTO CALORICO 655 Kcal (2740 KJ)

Non contiene colesterolo, contiene un elevato apporto di Vitamina A (30mg.) ed E (15 mg.)

Utilizzo

La nocciola può essere consumata fresca appena raccolto il frutto, consumata in inverno come frutta secca o torrefatta, trasformata a livello industriale.

L' industria alimentare è di gran lunga il maggior utilizzatore. Sgusciate e torrefatte intere, a grossi pezzi od in pasta vengono impiegate nella preparazione dei torroni, del cioccolato alle nocciole, dei croccanti, dei gelati e dei famosissimi "gianduiotti".

La nocciola può essere adoperata da molte altre industrie: cosmetiche, farmaceutiche, olearie e profumiere.

Torta di Nocciole

Ingredienti: 2 hg di Nocciole Piemonte IGP - 2 hg di zucchero - 2 uova freschissime - 35 gr di burro

Utilizzare il burro a temperatura ambiente ed amalgamare lo zucchero; incorporare i tuorli d'uovo, le nocciole tritate finemente e gli albumi montati a neve. Ottenuto l'amalgama, porre in pirofila e cuocere in forno a 180° circa, per 40 minuti. Si possono apportare varianti alla ricetta, secondo altre tradizioni, con aggiunte minime di farina, lievito, rhum e cacao; esclusi altri ingredienti ed additivi.

  •  Vino consigliato : Moscato d'Asti e Asti spumante

I prodotti agroalimentari tipici PAT sono numerosissimi. Quelli più importanti sono stati sviluppati con apposite pagine e sono i seguenti: vermouth, bagna cauda, tartufo bianco d'Alba, ravioli al plin, tajarin e bunet. Per gli altri vi invitiamo a consultare le apposite pagine PAT o le pagine relative ai piatti tipici.


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